Progetto di terapia orticolturale per tutti

“l'occuparsi della terra e delle piante può conferire all’anima una liberazione e una quiete simile a quelle della meditazione”

(Herman Hesse)

Il tema dell'agricoltura urbana è di grande attualità e il continuo riproporsi nelle tappe fondamentali della nostra storia mostrano quanto sia profondo il legame tra il mondo vegetale e lo sviluppo dell'umanità.

Già da alcuni decenni molte fra le più grandi città industrializzate organizzano interventi di promozione e sostegno di queste iniziative, da New York fino a Berlino, Basilea e Zurigo.

Questo progetto nasce con l'intenzione di unire lo spirito di queste realizzazioni “cittadine” con gli aspetti terapeutici del vivere e occuparsi della natura. Dall’immediato dopoguerra infatti si è sviluppata una vera e propria professione legata all’ergoterapia che, tramite interventi mirati di orticoltura, aiuta la riabilitazione delle persone. In particolare con effetti positivi sullo stato emotivo e un impatto positivo anche sulle capacità cognitive e fisiche. Si rivela spesso una terapia vincente anche nella cura di disturbi psichici e problemi comportamentali. Le reazioni emotive che vengono evocate dalle stimolazioni sensoriali come colori, profumi, esperienze tattili e il gusto si uniscono alle maggiori opportunità di interazioni sociali. Per questo si è scelto di non limitare questo giardino ai “malati” ma di renderlo un’esperienza per tutte le persone e per tutte le età.

L’obbiettivo è quindi anche quello di valorizzare il sapere della tradizione e dell’artigianato, e insieme promuovere una cultura alimentare orientata alla salute basata su coltivazione naturale e biologica e che rispetti la stagionalità delle colture.

È quindi l’opportunità da una parte di curare e riabilitare malattie come ad esempio l’Alzheimer creando qualità di vita e, ove possibile, rivalutare l’utilizzo dei farmaci. Dall’altra di valorizzare la tradizione e cultura della salute promuovendo il consumo responsabile delle risorse naturali.